Una storia positiva

NEGLI OCCHI DELL’ALTRO

di Loris Maccarone

Uno stigma si combatte solo conoscendolo.

Ecco perché si racconta una storia, ascoltare ci aiuta a comprendere.

Ci chiedono di osservare delle immagini per leggerne il contenuto con un approccio volto all’accoglienza, solo in ultima analisi di acquisire gli strumenti per raggiungerne la comprensione, ma inutile credere che ciò sia possibile senza attraversarne prima il senso reale di dolore e sofferenza.

Simone Cerio ci racconta la storia di Maurizio, Andrea, Anthony e Angela, con uno sguardo che riesce ad arrivare delicatamente, e allo stesso tempo con prepotenza, nell’anima dei soggetti che danno vita a questo racconto, concreto, reale e mai trasfigurato.

Ne immortala i sentimenti, esaltando la potenza delle emozioni: illumina e mostra un nuovo esempio di famiglia, nucleo salvifico, centro di forza. Ognuno è se stesso, l’assieme è unicum.

In una giostra di emozioni emergono incisivi i sentimenti di protezione, conforto, cura, malinconia, partecipazione, condivisione, sicurezza e presenza.

Le fotografie possono concretizzare parte delle realtà agli occhi di coloro che non hanno alcuna esperienza diretta, la fotografia di Simone Cerio possiede una sola lingua ed è potenzialmente destinata a tutti e a tutti potenzialmente comprensibile.

Senza elaborazioni e messinscena particolari Simone ci restituisce la realtà così come vista e percepita. Nessun potenziamento necessario. Anche nell'immagine corale dove l'autore prende parte in prima persona al progetto, inserendosi come faceva Caravaggio in alcuni dei suoi dipinti, il puzzle si ricompone, i frammenti generano la storia che appare così in tutta la sua forza, la cui linfa vitale è l'amore per sé e per l'altro, e negli occhi dell'altro emerge, finalmente, la consapevolezza di sé.